La nostra postura dipende dalle informazioni che i nostri piedi trasmettono al nostro cervello, attraverso la muscolatura posturale del rachide in toto, che si modifica in ogni istante a seconda delle situazioni in cui ci troviamo, grazie al controllo di una struttura fondamentale e importante come la Sostanza Reticolare.
Nel momento in cui subiamo delle sollecitazioni negative in generale, compromettiamo il corretto funzionamento dei muscoli antigravitazionali che gestiscono la postura provocandone un’alterazione funzionale fino all’instaurarsi di vere e proprie patologie (vedi per esempio la scoliosi). Anche un’autovettura perfetta ed efficiente come in Formula 1, se subisce una foratura ad una ruota oppure la rottura di un ammortizzatore, può compromettere il rendimento durante una corsa, causando la perdita di stabilità e rischiando, nel peggiore dei casi, di provocare un incidente. Solo un team efficiente, pronto ai box a risolvere ogni imprevisto, può contro invertire un potenziale disastro in un successo!
Alla stessa maniera funzioniamo noi.
Se siamo pronti a capire il motivo e a intervenire per correggere le cause di un problema posturale riusciamo a risolvere la situazione. Grazie agli studi eseguiti dal Metodo “Neuro-Anatomico Bourdiol-Bortolin”, sono stati protocollati una serie di interventi per non solo correggere queste problematiche, ma per intervenire preventivamente ed evitare l’instaurarsi delle patologie. Come i meccanici di Formula 1 che sono pronti ad intervenire per qualsiasi problema ricevendo immediatamente informazioni sullo stato generale della macchina mediante sensori che comunicano direttamente ai box, anche noi, grazie ai recettori del piede che informa il cervello sulla condizione della muscolatura posturale, possiamo intervenire su vari distretti.
Fondamentale è l’esercizio del piede in “controresitenza stretta e adattata” nel primo momento, per stabilizzare il piede, e passare successivamente alla rieducazione delle “catene muscolari antigravitazionali” in stazione eretta sul “piano pneumo-elastico”. I protocolli del Metodo “Neuro-Anatomico Bourdiol-Bortolin” non solo permettono la correzione delle alterazioni delle curve fisiologiche, ma anche permettono di sorvegliare nel tempo l’andamento del recupero attraverso un costante monitoraggio.