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Artrosi: patologia degenerativa o invecchiamento fisiologico?

Il processo di invecchiamento delle articolazioni è fisiologico e colpisce soprattutto le sedi più sottoposte al carico, quali le anche, le ginocchia e la colonna vertebrale determinando un’usura della cartilagine interposta tra le superfici ossee. Tuttavia, l’artrosi è più di una semplice usura: è una patologia degenerativa cronica in cui il deterioramento progressivo della cartilagine è accompagnato da cambiamenti nei tessuti periarticolari (legamenti, tendini, muscoli e osso subcondrale), con perdita di elasticità fino alla riduzione dello spazio articolare causando il contatto diretto tra le ossa ed il loro attrito nel movimento. Tutto questo porta a dolore, rigidità nei movimenti, alterazioni posturali e ad una progressiva diminuzione della funzionalità articolare con perdita dell’autonomia, soprattutto nel paziente anziano.

Il dolore artrosico inizialmente è di tipo meccanico: aumenta con il movimento e con il carico sull’articolazione colpita fino a limitare lo svolgimento delle attività e diminuisce invece con il riposo.

L’artrosi può essere influenzata da diversi fattori, tra cui:

  • familiarità, predisposizione genetica;
  • sovrappeso e obesità, che aumentano lo stress meccanico sulle articolazioni, soprattutto su quelle portanti il carico;
  • traumi o lesioni articolari, che comportano un’alterazione della dinamica articolare o della postura;
  • sforzi ripetitivi o sovraccarico articolare, legati ad attività sportive o lavorative ad alto impatto sulle articolazioni dovuti a movimenti ripetitivi e stressanti.

Anche l’invecchiamento contribuisce al rischio di artrosi, ma non per questo dobbiamo considerarla una parte normale e inevitabile dell’avanzamento dell’età, bensì una malattia che può essere gestita e trattata. Sicuramente un buon aiuto è dato dalle terapie mediche con analgesici e antinfiammatori, un occhio alla dieta, l’assunzione di integratori per il benessere delle cartilagini (collagene, glucosamina, condroitina, Boswellia, Curcuma…) e una blanda attività fisica.

Ma, la strategia migliore è la prevenzione, attraverso una visita posturale e un trattamento di medicina manuale!

Si tratta di un check up completo, al quale viene sottoposto l’intero apparato neuro-muscolo-scheletrico per monitorare lo stato di salute di tutte le parti più soggette ad usura a causa del passare del tempo, dei chilometri percorsi dalle nostre gambe e dai chili portati dalla nostra colonna. È consigliata anche in giovane età per la correzione dei recettori disfunzionali (occhio, piede, masticazione, cicatrici attive) che possono essere alla base, nel tempo, di disturbi del sistema muscolo-scheletrico tonico-posturale.

I trattamenti di medicina manuale, eseguiti da medici e fisioterapisti, sono volti al ripristino di un equilibrio posturale per ridistribuire in modo omogeneo il carico sulle varie strutture portanti, attraverso il rilasciamento di contratture muscolari causa di dolore e di perdita di elasticità, la mobilizzazione articolare e la rieducazione muscolare per la stabilizzazione nel tempo.

Per il mantenimento di questi obiettivi è importante integrare quotidianamente un allenamento specifico per la stabilizzazione articolare, intesa come la capacità dei muscoli, dei legamenti e dei tendini di sostenere e proteggere le articolazioni, rendendo i movimenti fluidi e sicuri, riducendo il rischio di traumi. Questo richiede il coinvolgimento dei muscoli profondi, che danno stabilità e sostegno allo scheletro. Nella routine quotidiana non dovrebbero mancare gli esercizi su cuscini propriocettivi o con le fitball, la camminata, la cyclette, l’acquagym, il tai chi, al fine di migliorare la forza, l’elasticità e l’equilibrio.

 

Dott.ssa Bortolin Roberta
Medico Chirurgo, ha frequentato i corsi di Medicina manuale, Neuropodologia e di Medicina Integrata del Prof Bourdiol presso il CENTRE di Parigi e di Posturologia clinica presso il CSTNF di Torino. Diplomata nel 2000 in Agopuntura e tecniche di riflessoterapia presso l’AIRAS di Padova e in Auricoloagopuntura con il prof Alimì. Dal 2014 è docente nei corsi di medicina manuale e neurokinesiologia metodo Bourdiol-Bortolin. Ha lavorato come medico di Medicina Generale fino al 2013, attualmente lavora come libera professionista.