Avvicinarsi alla medicina manuale significa utilizzare le proprie mani per fare una diagnostica e una terapia in modo semplice e sicuro senza l’uso di particolari strumentazioni medicali.
In contrapposizione alle manipolazioni “meccaniche” che “forzano” sul segmento da manipolare, creando spesso un’instabilità in quel distretto, le nostre “manipolazioni in contro-resistenza” agiscono su un livello neuro-sensoriale e perciò, a ragione, possono essere definite “manipolazioni neurologiche”.
Ogni muscolo striato dispone infatti di sensori della propriocettività che rispondono in maniera diversa a seconda della loro natura. Questa enorme via sensoriale che proviene dai muscoli ma anche dai tendini, dalle capsule, dalle fasce e dal periostio per finire al cervelletto, può essere definita come il nostro sesto senso.
Mentre i muscoli abbondano di Recettori Neuro-Muscolari detti anche Fusi Neuro-muscolari, i tendini, le capsule, le fasce e il periostio sono ricchi in recettori Neuro-Tendinei o recettori di Golgi.
Se noi volessimo ad esempio mobilizzare il tratto lombare o un segmento di questo, potremmo utilizzare il carattere inibitorio dei recettori di Golgi e partendo da una opportuna “messa in tensione” della colonna lombare stessa, chiedere al soggetto di tornare alla posizione di partenza opponendo una resistenza stretta ma non “assoluta” come invece avviene in certe “tecniche isometriche”. Saranno sufficienti tre o quattro ripetizioni per “sbloccare” il segmento che ritroverà la sua mobilità minimizzando qualsiasi rischio.
A seguire, per tonificare e rieducare la muscolatura stabilizzatrice una volta liberata dalle contratture dolorose, ripeteremo ancora le manovre ma questa volta con una resistenza più dolce, adattata alla risposta del soggetto, per attivare i fusi neuro-muscolari che sono responsabili del tono muscolare.
In tale modo semplice si può mobilizzare e tonificare qualsiasi distretto corporeo. In altre parole, possiamo applicare questa tecnica per qualsiasi tipo di rieducazione e ad ogni articolazione, semplicemente stimolando questi recettori, come quando tocchiamo i tasti giusti per produrre un significato semantico sullo schermo del nostro PC e non ci affidiamo al caso.
Dott. Stefano Fraccaro, Vicepresidente EuroGemmer Evolution